Il vintage di qualità e solidale arriva nel cuore di Genova: sabato 22 luglio verrà infatti inaugurato il primo negozio Humana Vintage in città, che sorgerà in via San Vincenzo 114, in pieno centro storico.
All’inaugurazione del 22 luglio interverranno anche l’Assessore al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine del Comune di Genova Paola Bordilli, l’Assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Animali, Energia Matteo Campora, il Consigliere alla Transizione Ecologica della Città Metropolitana di Genova Gabriele Reggiardo e il Presidente di AMIU Giovanni Battista Raggi.
A distanza di poche settimane dall’evento, infatti, Humana Italia avvierà anche il nuovo servizio di raccolta abiti usati in accordo con l’Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana di Genova e il Comune. L’ente non profit posizionerà 346 contenitori stradali a Genova e nella Città Metropolitana in qualità di unico operatore autorizzato al servizio. Humana, già presente in altre sette regioni con oltre 5.000 contenitori, segue tutte le fasi della filiera, dalla raccolta fino alla distribuzione e questo permette di creare un sistema realmente integrato e rendicontabile. Nella sede di Pregnana Milanese è stato da poco inaugurato il nuovo impianto semiautomatico di selezione, che fa parte della rete internazionale di impianti per la preparazione al riutilizzo e riciclo di Humana (nove impianti in totale, presenti in sette Paesi). L’intero valore economico generato dell’attività è destinato al sostegno dei progetti sociali e ambientali di Humana People to People.
Durante la giornata di opening, si alterneranno anche numerosi ospiti e influencer che porteranno il loro punto di vista e contributo sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare. Tra questi ci saranno rappresentanti di Genova Jeans, AWorld, OutBe, Costa Crociere e Cittadini Sostenibili: gli interventi saranno trasmessi in diretta live su @humanavintageitalia e @humana_it.
Ti aspettiamo!
Il 5 dicembre la nota trasmissione “Mi Manda Rai Tre” ha trattato il tema della raccolta abiti, svolta attraverso i contenitori stradali, e della trasparenza di tale attività. Siamo stati invitati in studio in qualità di associato Rete Onu e come esempio virtuoso tra gli operatori del settore. Insieme a Karin Bolin, Presidente di Humana People to People c’erano in collegamento Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale Anci, Andrea Fluttero, Presidente di UNIRAU (Unione Imprese Raccolta e Riciclo Abbigliamento Usato), e Pietro Luppi, esperto di economia circolare. A partire da alcuni recenti fatti di cronaca, si è discusso di tracciabilità della filiera e di come la percezione da parte dei cittadini sulle finalità della raccolta abiti sia spesso traviata da una comunicazione carente o fuorviante.
Siamo felici di aver portato la nostra testimonianza per contribuire a fare chiarezza su alcuni aspetti purtroppo ancora poco conosciuti della nostra attività, uno su tutti: la vendita degli indumenti raccolti. Questo anello, che è necessario comunicare con trasparenza ai cittadini, permette, se inserito all’interno di una filiera virtuosa, di offrire un servizio gratuito e al contempo generare impatti ambientali e sociali positivi. Svolgere questa attività in modo etico, trasparente e solidale è possibile. Ringraziamo “Mi Manda Rai Tre” per averci permesso di raccontare i risultati che abbiamo raggiunto grazie alla fiducia di tanti cittadini che hanno donato i propri abiti nei nostri contenitori.
Il servizio è disponibile dal minuto 00:38:00 del video https://bit.ly/3dNCe6Q
Allungare la vita dei propri capi contribuisce a diminuire il nostro impatto sul pianeta.
Hai dai capi da riparare, o che non indossi più?
Sabato 22 e domenica 23 febbraio puoi portarli allo speciale Swap Party organizzato da Patagonia, presso il proprio store di Milano (C.so Garibaldi 127).
È possibile aderire portando capi di qualsiasi marca, purché puliti e ancora in buone condizioni. Gli indumenti che non saranno scambiati, saranno donati a HUMANA.
Nel mese di novembre, il Bilancio di Sostenibilità di HUMANA ha ricevuto due importanti riconoscimenti, che ci rendono particolarmente felici e orgogliosi del lavoro fatto.
“Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio: è il quarto anno che pubblichiamo il nostro report di sostenibilità, perché riteniamo che gli operatori solidali come noi abbiano il dovere, forse più di chiunque altro, di rendicontare e comunicare con estrema esattezza ed esaustività la propria attività. Dai cittadini che donano gli abiti usati riceviamo ogni giorno un mandato morale, che siamo chiamati a onorare con rigore” ha commentato Ulla Carina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia.
Leggi qui il nostro Bilancio di Sostenibilità.
La raccolta degli abiti usati è storicamente un’attività solidale e controllare le filiere è possibile.
Chi usa l’argomento solidale per attrarre le donazioni dei cittadini ha un’enorme responsabilità. I cittadini, infatti, consegnando i loro indumenti, danno a chi li raccoglie un chiaro mandato morale che deve essere onorato al 100%.
A distinguere una buona filiera non è il colore del contenitore ma la trasparenza degli operatori che la gestiscono.
Leggi qui il comunicato di HUMANA.
Anche quest’anno, HUMANA prenderà parte a Ecomondo, la fiera di riferimento in Europa dedicata all’innovazione industriale ed ecologica dell’economia circolare (dal recupero di materia ed energia, allo sviluppo sostenibile), in programma a Rimini dal 5 all’8 novembre: ci potrete trovare tutti i giorni della fiera presso lo Stand 147 di Assorecuperi, Pad. B3.
Per tutte le info, clicca qui.
La rivoluzione parte dall’abbigliamento!
Anche quest’anno, dal 22 al 28 aprile 2019, HUMANA aderisce al Fashion Revolution Day, campagna di sensibilizzazione nata in seguito alla strage del 2013 in Bangladesh, in cui una fabbrica dell’industria tessile crollò, causando la morte di 1.133 persone e il ferimento di altre 2.500. L’incidente del Rana Plaza è il più grave mai verificatosi nella storia della produzione tessile.
In occasione della Fashion Revolution Week, HUMANA vuole dare evidenza al percorso di tracciabilità e di trasparenza “intrapreso” dall’abito, dal momento in cui è conferito nei contenitori con il nostro logo. Tutti i vestiti trattati da HUMANA, infatti, rinascono all’interno di una filiera trasparente e certificata, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.
Fino al 28 aprile, inoltre, i clienti dei nostri negozi HUMANA Vintage e Second Hand di Roma, Milano, Pavia e Torino saranno invitati a scattarsi delle foto con gli abiti al rovescio, mostrando così l’etichetta di provenienza del capo indossato. Sarà poi loro chiesto il motivo che li spinge ad acquistare vestiti usati e a scegliere una moda più sostenibile e rispettosa dei diritti umani. Le risposte saranno pubblicate sui canali Social dei negozi con l’hashtag ufficiale del Fashion Revolution #whomademyclothes (Chi ha fatto i miei vestiti?).
Fashion Should Feel Good
La raccolta abiti di HUMANA Italia diventa hi-tech.
HUMANA conferma il proprio impegno a favore della trasparenza e della tracciabilità, pubblicando il Bilancio di Sostenibilità relativo all’anno 2018.
In questa quarta edizione del Bilancio, oltre a ripercorrere le iniziative realizzate e alcuni degli obiettivi per il futuro, vogliamo continuare a raccontare il nostro impegno, lungo 21 anni, a favore di un mondo solidale e più giusto, e di come abbiamo tradotto la mission di HUMANA in progetti concreti, anche grazie ai tanti partner e sostenitori che hanno riposto in noi la propria fiducia.
Nel corso del 2018 abbiamo migliorato il lavoro da noi svolto con l’obiettivo ultimo di aumentare l’impatto positivo dei nostri progetti e delle nostre decisioni su alcune delle più grandi sfide umanitarie a livello globale.
Con questo intento, abbiamo sostenuto 43 progetti di sviluppo in sette Paesi.
Anche quest’anno, inoltre, HUMANA dà la possibilità di esprimere opinioni sul Bilancio appena pubblicato; per farlo, è sufficiente compilare il seguente questionario.
Grazie a tutti per la collaborazione e… buona lettura!