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In questi ultimi mesi, grazie alla generosità di chi ha sostenuto la nostra campagna di aiuto alle popolazioni colpite dalla furia del ciclone Idai e di chi, lo scorso anno, ha deciso di firmare il proprio 5×1000 a favore di HUMANA, stiamo contribuendo alla ricostruzione dell’istituto magistrale di Nhamatanda (Mozambico), con una donazione di oltre 15.000 euro.

L’edificio, situato in una delle zone più colpite del paese, è stato completamente distrutto lo scorso marzo e gli studenti sono stati trasferiti in altri istituti.
Si trattava di una scuola di eccellenza, gestita da ADPP Mozambique, associazione consorella di HUMANA attiva in loco, che in oltre 20 anni ha consentito a 1.457 studenti di diplomarsi. Per questo, abbiamo avviato la ricostruzione in tempi brevi: abbiamo riparato il trattore, indispensabile per consentire la ripresa delle lezioni di agricoltura per 90 studenti, così come l’acquisto di un aratro e abbiamo inviato nuovi libri di testo e altri materiali scolastici.
Ma è solo l’inizio: resta ancora tanto da fare e abbiamo bisogno del tuo aiuto per ripartire e restituire agli studenti di Nhamatanda una scuola accogliente e sicura, che permetta loro di continuare a costruirsi un futuro migliore.

Puoi donare anche tramite bollettino postale al CCP 435 222 00 o bonifico bancario  sull’IBAN IT03Q 03359 01600 100000011255, intestato a HUMANA People to People Italia ONLUS, indicando nella causale di versamento “Ciclone Idai”.

Anche quest’anno, HUMANA prenderà parte a Ecomondo, la fiera di riferimento in Europa dedicata all’innovazione industriale ed ecologica dell’economia circolare (dal recupero di materia ed energia, allo sviluppo sostenibile), in programma a Rimini dal 5 all’8 novembre: ci potrete trovare tutti i giorni della fiera presso lo Stand 147 di Assorecuperi, Pad. B3.

Per tutte le info, clicca qui.

Il ruolo degli insegnanti è fondamentale per garantire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, nonché opportunità di apprendimento concrete e per tutti.
Ma per combattere l’abbandono scolastico le parole e la formazione teorica non bastano.

L’approccio pedagogico di HUMANA, da sempre, non si limita a questo: gravi e specifici sono infatti i problemi che affliggono molti dei bambini e gli istituti scolastici delle aree più isolate, rurali e povere. Dal 1993, più di 42.000 insegnanti della scuola primaria sono stati formati in 53 istituti magistrali di HUMANA in Angola, Repubblica Democratica del Congo, Guinea Bissau, India, Malawi, Mozambico e Zambia e hanno sperimentato una fase di tirocinio sul campo di almeno 11 mesi.

I futuri insegnanti hanno sviluppato capacità di adattamento, resilienza e flessibilità, così da comprendere le esigenze dei bambini e non essere solo dei buoni maestri. Gli insegnanti diventano veri e propri “agenti di sviluppo” e attivisti di comunità, con approcci costruttivi che partono dall’identificazione dei bisogni, fino alla formulazione e messa in pratica di soluzioni che coinvolgano direttamente le persone e diano loro gli strumenti per partecipare al processo educativo e migliorare la propria vita. Lavoro individuale e collettivo, aiuto e partecipazione vanno sempre di pari passo. Il coinvolgimento delle famiglie è fondamentale per far comprendere l’importanza di mandare i propri figli a scuola, combattendo la dispersione scolastica (soprattutto femminile) e raggiungere così un reale sviluppo sostenibile.

Anche quest’anno, torna il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, l’evento più importante dedicato alla sostenibilità in Italia, in programma l’1 e il 2 ottobre 2019 presso l’Università Commerciale L. Bocconi di Milano.
Anche HUMANA parteciperà a questa 7^ edizione, promuovendo il dibattito”Sustainable and unconventional fashion alla conquista dei Millennials” (1 ottobre | ore 12.00 – 13.30).

Scopri di più e iscriviti qui!

L’accesso all’acqua potabile e pulita è un diritto umano e i governi hanno la responsabilità di fornire ai propri cittadini acqua sicura, pulita e gratuita” sottolinea David Kerkhofs, Coordinatore del Programma per l’Adattamento ai Cambiamenti Climatici della Federazione HUMANA People to People nell’articolo qui disponibile.
Eppure, questa è una realtà ancora lontana in molte nazioni.

Le più grandi città del mondo stanno vivendo oggi una grave carenza idrica ed entro il 2025, metà della popolazione globale vivrà in zone dove l’acqua potabile è scarsa.
Nell’ultimo decennio sono stati fatti importanti passi in avanti per migliorare la situazione, ma ancora 2,1 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua. Sebbene questa appaia in abbondanza sul nostro “pianeta blu”, solo lo 0,014% è potabile e facilmente accessibile. Una risorsa preziosa, che consumiamo ancora troppo e senza criterio.

La maggior parte dei finanziamenti per l’accesso a fonti di acqua potabile è inoltre controllata da governi, dalle banche e da grandi imprese. Il ruolo e l’importanza della società civile non sono, ancora una volta, riconosciute. Soltanto il lavoro diretto e il coinvolgimento delle comunità locali può però portare risultati concreti: ne è un esempio il progetto C-WASH, implementato da HUMANA in 4 distretti in Zimbabwe e presentato la scorsa settimana in occasione della World Water Week a Stoccolma.
C-WASH si basa sul principio secondo il quale le sole infrastrutture non sono sufficienti per migliorare la salute e l’igiene; genere, cultura e relazioni sociali sono tutte questioni che devono essere affrontate per ottenere cambiamenti comportamentali, incoraggiare la mobilitazione collettiva e garantire risultati a lungo termine. Il progetto ha permesso di ripristinare 237 pozzi idrici, di installare 90 nuove pompe per l’acqua e di costruire 350 abbeveratoi per gli animali, con un impatto positivo per 53.000 persone.

Affinché sia possibile raggiungere l’Obiettivo 6 di Sviluppo Sostenibile (SDG6) è quindi essenziale che la comunità globale si unisca per compiere passi coraggiosi e radicali, per assicurare il consumo sostenibile, nonché la protezione e la conservazione delle scarse risorse, coinvolgendo tutte le parti interessate. La creazione di servizi idrici sostenibili di proprietà della comunità può avere, in questo senso, un impatto ampiamente positivo sulle condizioni di vita per i gruppi vulnerabili.

Leggi qui l’articolo completo.

Unprecedented Innovations and Technologies: HIV and change

Dall’11 al 14 giugno 2019, anche la Federazione di HUMANA e, in particolare, una delegazione di HUMANA Sudafrica, prenderà parte alla 9^ edizione della Conferenza biennale sull’AIDS in programma a Durban.

In questa occasione, sarà allestito uno stand informativo che illustrerà, in particolare, gli interventi di TCE – Total Control of Epidemic per prevenire e contrastare il virus dell’HIV/AIDS.

Il principio alla base di questo programma di prevenzione e cura è che “solo le persone possono liberarsi dall’epidemia”. Questo modello di intervento, che dal 2010 ha raggiunto oltre 20 milioni di persone in 12 Paesi, prevede la mobilitazione delle comunità grazie a un approccio sistematico: azioni di sensibilizzazione porta a porta, distribuzione di preservativi e avvio di gruppi di supporto attivi localmente, che coinvolgano anche chi ha già contratto la malattia. Lo staff e i volontari di HUMANA entrano in contatto con le persone, superando talvolta l’indifferenza e le credenze popolari che circolano sul virus HIV.

Giovedì 23 maggio, non perdere l’ultimo incontro di presentazione del nostro Programma 2019 di turismo responsabile in Mozambico e Malawi! Appuntamento a Milano, dalle 18.30 alle 20.00 presso lo spazio di coworking YoRoom (via Pastrengo 14). Non mancare!

Per info: humana@humanaitalia.org
Tel. 02-93.96.40.09

Giovedì 9 maggio, ti aspettiamo a Milano, per un nuovo incontro informativo Vacanze Solidali di HUMANA!
Vieni a scoprire la nostra proposta di turismo responsabile in Mozambico e Malawi.

Dalle ore 18.30 alle 20.00 presso lo spazio di coworking YoRoom (via Pastrengo, 14).

Per info: humana@humanaitalia.org
Tel. 02-93.96.40.09

HUMANA partecipa a “Fare i conti con l’ambiente“, a Ravenna dall’8 al 10 maggio. Il festival formativo, ideato da Labelab e giunto alla 12esima edizione, è ormai un punto di riferimento a livello nazionale per approfondimenti e aggiornamenti  su tematiche tecniche e di scenario del comparto rifiuti, acqua ed energia.

Il 9 maggio ci sarà il workshop “L’evoluzione del riutilizzo in Italia – Nuovi modelli e orientamenti per le filiere della seconda mano” organizzato da HUMANA People to People Italia in collaborazione con Occhio del Riciclone.

Qui il dettaglio del programma www.labelab.it/ravenna2019/programma/workshop-5/ e il form per riservare il proprio posto all’evento.

Vi aspettiamo!

Martedì 7 maggio, anche HUMANA parteciperà all’incontro “Vacanze alternative: oppurtunità di volontariato in Italia e all’estero” organizzato da CSV Milano e Università degli studi di Milano. In questa occasione, racconterà il proprio programma di turismo responsabile e volontariato in Africa.
Appuntamento dalle ore 12.30 – aula G15 | via Golgi, Milano.

Per info: https://www.csvlombardia.it/milano/post/vacanze-alternative-7-maggio/
humana@humanaitalia.org
02-93.96.40.09

La rivoluzione parte dall’abbigliamento!

Anche quest’anno, dal 22 al 28 aprile 2019, HUMANA aderisce al Fashion Revolution Day, campagna di sensibilizzazione nata in seguito alla strage del 2013 in Bangladesh, in cui una fabbrica dell’industria tessile crollò, causando la morte di 1.133 persone e il ferimento di altre 2.500. L’incidente del Rana Plaza è il più grave mai verificatosi nella storia della produzione tessile.

In occasione della Fashion Revolution Week, HUMANA vuole dare evidenza al percorso di tracciabilità e di trasparenza “intrapreso” dall’abito, dal momento in cui è conferito nei contenitori con il nostro logo. Tutti i vestiti trattati da HUMANA, infatti, rinascono all’interno di una filiera trasparente e certificata, nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

Fino al 28 aprile, inoltre, i clienti dei nostri negozi HUMANA Vintage e Second Hand di RomaMilano, Pavia e Torino saranno invitati a scattarsi delle foto con gli abiti al rovescio, mostrando così l’etichetta di provenienza del capo indossato. Sarà poi loro chiesto il motivo che li spinge ad acquistare vestiti usati e a scegliere una moda più sostenibile e rispettosa dei diritti umani. Le risposte saranno pubblicate sui canali Social dei negozi con l’hashtag ufficiale del Fashion Revolution #whomademyclothes (Chi ha fatto i miei vestiti?).

Fashion Should Feel Good

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