Top

Anche quest’anno, torna il Salone della CSR e dell’Innovazione Sociale, l’evento più importante dedicato alla sostenibilità in Italia, in programma il 29 e 30 settembre 2020.

Il Salone 2020 sarà un’edizione “speciale” per rispondere alle esigenze di un mondo che si è ritrovato a rivedere le proprie certezze, a ripensare ai propri processi, a riscoprire modi diversi di essere in contatto con la natura e con gli altri. Un’edizione totalmente in streaming, aperta a un pubblico più ampio per consentire a tutti di partecipare e contribuire a costruire il futuro della sostenibilità.

Humana parteciperà a questa 8^ edizione, promuovendo il dibattito “EPR e fine vita del prodotto: come cambia il ruolo di produttori e distributori” (30 settembre | ore 14.00 – 15.00 | Percorso tematico Fornitori).

In Italia si parla ancora poco di Responsabilità Estesa del Produttore (EPR – Extended Producer Responsability), uno strumento di politica ambientale che ha l’obiettivo di assicurare il raggiungimento di determinati livelli di recupero dei materiali. Il Pacchetto Europeo sull’Economia Circolare prevede infatti il coinvolgimento finanziario e organizzativo di chi produce e distribuisce: il regime di EPR già presente in alcuni settori (come tecnologia, packaging, automotive), sarà presto esteso ad altri importanti comparti come per esempio il tessile. Nell’incontro si confronteranno i rappresentanti di imprese di produzione e imprese dell’economia sociale che si stanno organizzando per rispondere agli obblighi dei regimi di EPR.

Coordina:
Sabrina Suardi, Consulente legale ambientale – AISEC

Partecipano:
Gianfranco Bongiovanni, Key Account – Humana People to People Italia
Luca Galvani, Sustainability Manager – Gruppo Teddy
Irene Ivoi, Ecodesigner

Iscriviti qui!

Un miliardo e trecento milioni di persone, quasi un quinto dell’umanità, vive in Africa. Eppure al 15 marzo i casi accertati di COVID19 in Africa sono circa 250 dei quali la maggior parte in paesi nordafricani. Di fatti, la mappa interattiva dell’epidemia costantemente aggiornata dalla John Hopkins University mostra grandi focolai dell’epidemia ovunque eccetto che nell’Africa Sub-sahariana. E questo nonostante gli intensissimi scambi con la Cina.

Come si spiega questo fatto?
L’epidemia potrebbe essere sottovalutata: in tutto il continente, riferisce l’OMS, sono stati fatti solo 400 test a fronte di poche migliaia di tamponi disponibili. Ma Salim Abdool Karim, direttore del Centre for the AIDS Program of Research in South Africa, osserva che per ora non c’è stato un aumento di ospedalizzazioni dovute a difficoltà respiratorie acute. Pertanto, dice Karim “sono ragionevolmente sicuro che per ora il virus non abbia una diffusione ampia”. Ma è solo una questione di tempo. Secondo Karim “è inevitabile che anche in Africa ci sarà una forte epidemia”.

E a soffrirne sarà la parte più vulnerabile della popolazione, che si sposta per andare a lavorare utilizzando affollatissimi minibus e vive ammassata in piccole abitazioni che si trovano in quartieri insalubri o aree rurali prive di acqua potabile e servizi igienici. A mitigare gli effetti dell’epidemia potrebbe essere la bassissima età media: solo il 3% degli africani ha più di 65 anni a fronte del 30% degli italiani e del 12% dei cinesi. Ma l’impatto globale dell’epidemia in Africa potrebbe essere comunque devastante a causa dell’inadeguatezza delle strutture sanitarie e della debolezza immunitaria di popolazione che sono già duramente colpite dalle epidemie di HIV, tubercolosi e malaria. Secondo Ifedayo Adetifa, epidemiologo clinico del KEMRI-Wellcome Trust Research Program “in assenza di accesso universale ai servizi sanitari, l’Africa semplicemente non avrà la possibilità di curare i casi di COVID19 più gravi”.

Contro l’epidemia Coronavirus, la cooperazione internazionale supera i vecchi schemi e diventa orizzontale. La Cina, che nelle sue aree più povere ospita numerosi programmi di cooperazione internazionale europei, diventa attore di cooperazione verso l’Italia per la lotta al nuovo Coronavirus.

Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto all’agenzia Xinhua che “il virus non conosce confini ed è un nemico comune di tutta l’umanità”.
“L’Italia” ha dichiarato Wang “ci ha aiutato nelle fasi più dure di lotta al virus e ora il popolo cinese vuole stare saldamente al fianco di quello italiano”. Nelle ultime due settimane le videoconferenze tra medici cinesi ed italiani sono state frequenti, entro questo fine settimana la Cina invierà in Italia 5 medici specializzati nella lotta al virus, un membro della Croce Rossa di Pechino, un esperto di prevenzione, 1.000 respiratori e altre attrezzature mediche. Agli aiuti offerti dal Governo cinese per gli italiani, si aggiungeranno quelli dell’amministrazione della Provincia dello Zhejiang per i 300.000 cinesi emigrati in Italia, che riceveranno equipaggiamenti per la prevenzione come guanti in lattice e mascherine.

HUMANA People to People, presente in Cina da 10 anni, è uno degli enti di cooperazione internazionale più attivo nelle aree povere del paese asiatico. A lato di programmi per il reinserimento scolastico e lo sviluppo agricolo, HUMANA è impegnata anche nella lotta contro le epidemie. Li Jiancai, project manager di HUMANA nella provincia dello Yunnan, ha spiegato che la chiave del successo di questi programmi, oltre la lunga esperienza nella lotta alle epidemie sviluppata in Africa, è la sinergia con la società civile e soprattutto con le Federazioni di donne locali. Nei programmi contro HIV e Tubercolosi applicati da HUMANA in Cina tutti gli “ufficiali di campo” assunti sono donne, e questa è una grande sfida culturale in aree dove prevale una visione tradizionalista del ruolo della donna, che tende a essere timida e ritirata.

Da oltre 20 anni Humana People to People è impegnata in prima linea nella lotta alle epidemie nei paesi più poveri del mondo. Grazie al suo lavoro costante, virus come HIV/AIDS, malaria e tubercolosi sono stati neutralizzati, o debellati, in vastissime aree dove vivono milioni di persone.

L’esperienza ci insegna che le persone possono proteggere e salvare se stesse quando esistono spirito di solidarietà e mobilitazione consapevole, all’interno delle comunità.
A questo link, gli schemi di contrasto al virus che hanno garantito maggiore efficacia nei nostri progetti:
http://www.humana.org/what-we-do#health

❗️AVVISO IMPORTANTE❗️

Per facilitare e collaborare con gli organi di governo dopo la pubblicazione del decreto ministeriale sull’emergenza Covid-19, comunichiamo che tutti i negozi HUMANA Vintage e HUMANA Second Hand di Milano, Torino, Roma e Pavia rimarranno temporaneamente CHIUSI.

Comunicheremo sui nostri canali la data di riapertura.

Allungare la vita dei propri capi contribuisce a diminuire il nostro impatto sul pianeta.
Hai dai capi da riparare, o che non indossi più?
Sabato 22 e domenica 23 febbraio puoi portarli allo speciale Swap Party organizzato da Patagonia, presso il proprio store di Milano (C.so Garibaldi 127).

È possibile aderire portando capi di qualsiasi marca, purché puliti e ancora in buone condizioni. Gli indumenti che non saranno scambiati, saranno donati a HUMANA.

Swap Party PATAGONIA

In occasione del MICAM – Salone Internazionale del settore calzaturiero (Fiera Milano Rho, 16-19 febbraio 2020), anche HUMANA sarà presente con un proprio stand (Pav 4 Stand N07-09 Stand P10-12).
Sarà anche l’occasione per raccontare la collaborazione con Assocalzaturifici e illustrare i risultati della campagna Una mano con i piedi, avviata nel 2017 e che ha consentito di raccogliere oltre 21.500 paia di scarpe invendute.
Quest’anno, creatività, sogno e genio si uniscono: il mondo delle calzature che anima MICAM diventa l’universo fantastico che fa da cornice alle atmosfere incantate delle fiabe. Nella cornice di “MICAM in Wonderland 2020”, a fronte di una donazione, sarà possibile ricevere una delle Wonder Doll, la speciale edizione di bambole all’uncinetto, realizzate live in filato riciclato dall’artista Allison Hoffmann, che riprendono i personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie. I fondi raccolti contribuiranno a sostenere i nostri progetti di istruzione ed educazione in Malawi.
Sarà disponibile presso iKIDS Square – Pad. 4

#micamtales

AIDS FREE AFRICA – Innovation, Community, and Political Leadership.”

Dal 2 al 7 dicembre 2019, anche la Federazione HUMANA People to People prenderà parte alla 20^ Conferenza Internazionale sull’AIDS (ICASA2019), in programma a Kigali in Rwanda. Un evento che ha l’importante obiettivo di richiamare l’attenzione su un problema, quello della diffusione dell’HIV, che riguarda tutti ma che, in particolare, affligge il continente africano. Ricerca di soluzioni innovative, coinvolgimento delle comunità locali e leadership politiche sono sempre più necessarie per difendere il diritto alla salute e dare una risposta concreta a questa emergenza sanitaria.

In questa occasione, sarà allestito uno stand informativo (Stand 12) che illustrerà, in particolare, gli interventi di HUMANA di prevenzione e contrasto al virus dell’HIV/AIDS che, dal 2000, hanno raggiunto oltre 20 milioni di persone in 12 paesi.

(altro…)

In occasione della Conferenza globale sul clima (COP 25), in programma dal 2 al 13 dicembre a Madrid, anche una delegazione di HUMANA, composta da tre colleghi esperti sul campo e studiosi dei cambiamenti climatici e di agricoltura sostenibile prenderanno parte alla Blue Zone, la sezione amministrata delle Nazioni Unite. In questa prestigiosa cornice, si svolgeranno anche due incontri fra le parti, nell’ambito del Protocollo di Kyoto (CMP15) e del Trattato di Parigi (CMA2).
In particolare, martedì 3 dicembre Humana Spain presenterà il nuovo e innovativo progetto “De-carbonization in Chinese schools: a replicable and innovative example”, che sarà avviato in Cina dal gennaio 2020.

HUMANA, inoltre, parteciperà a due convegni e presenterà i risultati dei propri progetti di agricoltura sostenibile, sostegno e formazione dei piccoli agricoltori (Farmers’ Club):

COP25

Nel mese di novembre, il Bilancio di Sostenibilità di HUMANA ha ricevuto due importanti riconoscimenti, che ci rendono particolarmente felici e orgogliosi del lavoro fatto.

Siamo orgogliosi di aver ricevuto questo premio: è il quarto anno che pubblichiamo il nostro report di sostenibilità, perché riteniamo che gli operatori solidali come noi abbiano il dovere, forse più di chiunque altro, di rendicontare e comunicare con estrema esattezza ed esaustività la propria attività. Dai cittadini che donano gli abiti usati riceviamo ogni giorno un mandato morale, che siamo chiamati a onorare con rigore” ha commentato Ulla Carina Bolin, Presidente di HUMANA People to People Italia.

Leggi qui il nostro Bilancio di Sostenibilità.

Anche HUMANA prende parte a “Verso il futuro“, il cartellone di eventi a cura di Tavolo del Riuso, in programma a Torino dal 13 al 23 novembre, che metterà il riuso al centro del dibattito. Due gli appuntamenti ai quali parteciperemo:

Il programma completo è disponibile qui.

 

 

La raccolta degli abiti usati è storicamente un’attività solidale e controllare le filiere è possibile.

Chi usa l’argomento solidale per attrarre le donazioni dei cittadini ha un’enorme responsabilità. I cittadini, infatti, consegnando i loro indumenti, danno a chi li raccoglie un chiaro mandato morale che deve essere onorato al 100%.
A distinguere una buona filiera non è il colore del contenitore ma la trasparenza degli operatori che la gestiscono.
Leggi qui il comunicato di HUMANA.