Il progress report della Federazione Humana People to People 2024 è ora disponibile!
Al suo interno tutti i risultati raggiunti dalle associazioni Humana nel mondo. Nel 2024 sono stati implementati 1.831 interventi nei settori della salute, istruzione, agricoltura sostenibile e ambiente e sviluppo comunitario, migliorando le condizioni di vita di circa 15 milioni di persone in 5 Continenti.
Sfoglialo qui.
FEAD (associazione europea per la gestione dei rifiuti) ed EuRIC (ente che rappresenta l’industria del riciclaggio a livello europeo a cui aderisce Humana People to People Italia in quanto membro di Assorecuperi) accolgono con favore l’introduzione di un regime obbligatorio di responsabilità estesa del produttore (EPR) a livello UE per i prodotti tessili, un passo fondamentale concordato dai colegislatori UE il 19 febbraio, come parte della revisione mirata della direttiva quadro sui rifiuti (WFD). L’introduzione di regimi EPR in tutta l’UE è essenziale per salvaguardare la concorrenza nel mercato unico e per incentivare gli investimenti tanto necessari nelle infrastrutture di raccolta, selezione e riciclaggio per i prodotti tessili post-consumo. Tuttavia, mentre gli incentivi che i regimi EPR forniranno rappresentano la giusta soluzione a lungo termine per garantire la circolarità dei prodotti tessili, non affrontano la crisi immediata del settore tessile post-consumo.
Con gli Stati membri che hanno 30 mesi di tempo dopo l’entrata in vigore delle norme per stabilire i regimi EPR, le industrie di raccolta, selezione e riciclaggio dei prodotti tessili post-consumo stanno attualmente affrontando una crisi urgente che richiede un’azione urgente.
A partire dal 1° gennaio 2025, gli Stati membri sono obbligati a raccogliere separatamente i tessuti, il che aumenterà ulteriormente i volumi di tessuti raccolti, mentre la qualità dei tessuti usati raccolti continuerà a diminuire, in particolare a causa dell’ascesa della moda ultra-veloce. Tuttavia, la capacità di gestione non è aumentata, né lo sono stati gli sbocchi per i tessuti usati lavorati. Oltre a ciò, la gestione dei tessuti non riutilizzabili (sia per il riciclaggio che per il recupero energetico) rimane costosa per gli operatori di selezione e riutilizzo, oltre alla mancanza di assorbimento di mercato per le fibre tessili riciclate. Senza un supporto urgente, preziosi materiali riutilizzabili e riciclabili andranno persi e un intero ecosistema industriale che è fondamentale per la transizione circolare crollerà prima che l’EPR entri in vigore.
Questa congiuntura sta mettendo a dura prova la sostenibilità finanziaria del settore e sta potenzialmente mettendo a repentaglio l’autonomia delle risorse dell’UE. Gli operatori esistenti desiderano mantenere ed estendere il loro importante lavoro, ma hanno bisogno di supporto.
FEAD ed EuRIC propongono quindi dieci misure chiave per supportare il settore tessile post-consumo fino a quando i regimi EPR non saranno effettivamente implementati e operativi.
Scarica qui il testo completo.
All’appello di FEAD e EuRIC si unisce anche UNIRAU (l’Associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta, selezione e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani) che insieme a ARIU (Associazione Recuperatori Indumenti Usati) ha illustrato ad ANCI e Utilitalia un report sulla situazione attuale della filiera di rifiuti tessili urbani. L’analisi evidenzia come la somma degli effetti dati dall’aumento dei quantitativi raccolti su base europea, dalla scarsa qualità del fast fashion e dalla concorrenza sui mercati globali del second hand fatta dal ultra fast fashion cinese abbia fatto crollare il valore di quanto raccolto, mettendo in forte discussione la sostenibilità economica del settore. In attesa della istituzione di un regime di EPR a cui stanno lavorando sia il MASE tramite un apposito DM che la UE tramite la revisione della direttiva europea 2008/98 (provvedimenti che verosimilmente saranno varati nel primo semestre del 2026) è necessario un sostegno da parte dei Comuni e delle aziende della raccolta rifiuti urbani.
Leggi qui il comunicato stampa completo.
Hai abiti che non indossi più? Dai loro una nuova vita e contribuisci a generare impatti sociali e ambientali positivi. Ti aspettiamo il 22 marzo nel negozio Scout di Milano e il 29 marzo nel negozio Scout di Bologna per due speciali swap party targati Humana e Scout!
Come partecipare?
Quali abiti è possibile consegnare?
Solo capi in buono stato, non rovinati (no biancheria intima):
Puoi consegnare tutti i capi che preferisci, ma è possibile ricevere massimo 10 token (10 capi scambiabili).
Tutti gli abiti non scambiati entreranno nella nostra filiera, noi li selezioneremo con cura e igienizzeremo per valorizzarli a sostegno dei nostri progetti di sviluppo in Italia e nel mondo💚
📍Negozio Scout, Corso di Porta Ticinese 12, Milano | 22 marzo | Dalle ore 14:30
📍Negozio Scout, V. Augusto Righi 10, Bologna | 29 marzo | Dalle ore 16:00
A partire dal 22 marzo 2025, in tutti i punti vendita Scout, verrà attivata una raccolta abiti attraverso una nuova speciale box: dona gli abiti in buono stato che non utilizzi più, all’interno di sacchetti ben chiusi. Tutti i capi raccolti entreranno nella nostra filiera, verranno selezionati, igienizzati e valorizzati da Humana a sostegno dei progetti socio-ambientali dell’organizzazione attivi in Italia e nel mondo.
Grazie al supporto di Scout, verrà sostenuto il progetto “Les fruits de demain: migliorare la nutrizione in Repubblica Democratica del Congo”, che ha come obiettivo quello di migliorare l’accesso a cibo diversificato e di qualità per 1.200 persone nell’area di Mbankana dell’Altopiano Batéké.
Scopri in quali negozi Scout puoi trovare le nostre box e contribuisci a generare cambiamento!
Una collaborazione in linea con il recente Regolamento Europeo sull’Ecodesign che vieta la distruzione dei capi d’abbigliamento invenduti a partire da luglio 2026.
Può una borsa diventare messaggio di cambiamento? Miomojo, B Corp italiana che realizza accessori cruelty free, vegani e con materiali bio-based, ha donato a Humana l’invenduto delle sue collezioni, con l’obiettivo di sostenere due progetti dell’organizzazione che affrontano la sfida del cambiamento climatico in Botswana e in Italia.
Una collaborazione di valore dal triplice scopo:
Partnership come quella tra Humana e Miomojo rappresentano un modello virtuoso per valorizzare in maniera responsabile l’invenduto trasformandolo in valore sociale e ambientale.
Sono già disponibili online su humanavintage.it e presso lo store Humana People di Milano (via De Amicis 45) borse, zaini e altri accessori Miomojo in materiali riciclati e bio-based donati dal brand. I prodotti nelle prossime settimane saranno in vendita anche nei negozi Humana People di Torino (c.so Vittorio Emanuele II 41/A) e Firenze (via Faenza 63R) e negli Humana Vintage di Milano (Viale Monza, 19), Verona (p.za Pasque Veronesi), Bologna (via San Felice 37) e Roma (c.so Vittorio Emanuele II 199).
Il primo progetto sostenuto riguarda un programma di contrasto alla desertificazione e impoverimento del suolo realizzato dalla consociata di Humana Italia in Botswana e inserito nel più ampio programma Great Green Wall Iniziative delle Nazioni Unite.
Il secondo progetto sostenuto riguarda un progetto di piantumazione ad alto impatto sociale in Italia, sviluppato in collaborazione con zeroCO2, che rientra nel più ampio programma “Vestiamo il futuro di verde” lanciato da Humana Italia nel 2024 con l’obiettivo di mettere a dimora 85.000 alberi entro il 2030. A livello nazionale, la piantumazione di alberi, si inserisce nell’area Attivismo Climatico di Humana, come gli Orti 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità e i percorsi di Educazione alla Cittadinanza Globale.
La collaborazione di valore tra Humana e Miomojo è stata presentata venerdì 7 marzo, presso il negozio Humana People di via De Amicis 45 a Milano. La tavola rotonda ha approfondito temi come le partnership multistakeholder, la circolarità nel settore moda e la stretta connessione tra cambiamento climatico e giustizia sociale grazie all’intervento di:
Con oltre 35.000 partecipanti, tra maratoneti, staffettisti e family runner, torna il 6 aprile 2025 la Wizz Air Milano Marathon, e quest’anno sarà possibile sostenere Humana tra le non profit presenti nel Charity Program della Unicredit Relay Marathon!
Che cos’è la Relay Marathon? 🏃
È la staffetta che permette di dividere il percorso ufficiale di gara in quattro frazioni, lunghe tra i 6,5 e i 13 km ciascuna. La Relay Marathon è il più importante evento di raccolta fondi a scopo benefico italiano per i runner che intendono correre per sostenere una buona causa: solo nel 2024 ha visto coinvolti oltre 16 mila runner.
Grazie al Charity Program previsto dalla Relay, sarà possibile correre in team per una causa benefica, supportando i progetti sulla sezione dedicata di Rete del Dono, tra cui il progetto “Orti per tutti: coltiviamo l’inclusione” di Humana.
Perché scegliere di sostenere Humana alla Milano Marathon🌱
Humana metterà a disposizione delle staffette per le persone che, unite dalla condivisione degli stessi valori, vorranno sostenerci in prima persona.
Il nostro appello è che aziende, brand, istituzioni, organizzazioni e cittadini vicini alla nostra mission si uniscano a noi per fare davvero la differenza, correndo o raccogliendo fondi per sostenere Humana e i suoi progetti sociali e ambientali.
Ogni contributo è un seme di cambiamento.
Aiutaci a realizzare spazi dove nessuno venga lasciato indietro e dove la terra diventi un simbolo di speranza e rinascita. Per un futuro più equo per tutti.
Il progetto Orti per tutti: coltiviamo l’inclusione
Nell’ambito del più ampio Orto 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità di Humana, si inserisce il progetto Orti per tutti: coltiviamo l’inclusione, con l’obiettivo di creare orti urbani inclusivi e accessibili a tutti, dove chiunque, comprese le persone con mobilità ridotta, possano coltivare il proprio cibo biologico e sostenibile e imparare e riscoprire il valore della comunità.
Per farlo, costruiremo casse rialzate e soluzioni fuori suolo per permettere di coltivare stando in piedi, percorsi accessibili adatti a persone con mobilità ridotta, forniremo attrezzi adeguati per la coltivazione e organizzeremo laboratori creativi e attività agricole.
Scopri di più sul nostro progetto cliccando a questo link.
Come puoi sostenere Humana
Sei un individuo? Che tu sia uno staffettista o un maratoneta, puoi raccogliere fondi per la tua causa del cuore e diventare un vero e proprio personal fundraiser o sostenerci con una donazione.
Scopri come sul sito dedicato cliccando qui.
Sei un’azienda? Invita i tuoi dipendenti a vivere una giornata indimenticabile, componi la tua staffetta e sostieni Humana con una donazione.
Humana unisce le forze con chi ha a cuore i grandi temi ambientali e sociali generando cambiamento responsabile e consapevole.
Questo tipo di attività genera un clima aziendale più coeso e rafforza lo spirito di squadra tra i collaboratori, incrementando il senso di appartenenza.
Scrivici alla mail csr@humanaitalia.org per saperne di più.
E non potevamo mancare con…
Durante il Running Festival (3-4-5 aprile) e il giorno della Maratona, saremo presenti con una raccolta straordinaria di abiti, scarpe e accessori. In diversi punti del percorso sarà possibile affidarci i capi che non usi più.
📅 Domenica 6 aprile 2025
⏰ 8:30
📍Partenza e arrivo in Piazza Duomo, Milano
In attesa di dettagli ancora in fase di definizione, scrivi una mail a info@humanaitalia.org per maggiori informazioni.
Oggi, mercoledì 4 dicembre, la nostra Presidente e Amministratrice Delegata di Humana People to People Italia, Karina Bolin, ha partecipato a nome di UNIRAU-Assoambiente al G7 ACT – Agenda on Circular Textiles and fashion, fortemente richiesto dai Ministri del Clima, dell’Energia e dell’Ambiente del G7 tenutosi nell’aprile 2024 a Veneria (Torino), i quali hanno incaricato l’Alleanza G7 per l’Efficienza delle Risorse (ARE) di:
“Lavorare allo sviluppo, entro la fine del 2024, di un’Agenda volontaria comune sul tessile e la moda circolare tra governi, imprese, stakeholder e partner per intraprendere passi significativi e concreti per guidare un cambiamento sistemico e trasformativo all’interno dell’industria tessile e della moda, promuovendo pratiche di economia circolare lungo l’intera catena del valore e favorendo un futuro sostenibile, etico e circolare dell’industria su scala globale.”
Dentro il G7 ACT: Come il Settore del tessile post consumo può guidare il cambiamento globale
Nel quadro della Roadmap di Berlino, la G7 Alliance on Resource Efficiency (“G7 ARE”), convocata dalla Presidenza italiana del G7, sta sviluppando un’Agenda G7 sul tessile e la moda circolare (G7 ACT), per integrare le iniziative esistenti in questo settore ed evitare duplicazioni.
L’Agenda mira a definire una serie di azioni concrete come il miglioramento del design sostenibile dei prodotti tessili e della moda, la promozione del riutilizzo e del riciclo, schemi di Responsabilità Estesa del Produttore, la trasparenza e la tracciabilità dell’intera catena del valore e gli aspetti di informazione dei consumatori, anche per quanto riguarda l’acquisto di prodotti online.
Le sfide a cui dobbiamo sottoporci richiedono un impegno globale e un confronto costante tra governi, imprese, stakeholder, lavoratori e partner nelle catene del valore, a questo scopo l’ARE G7 fungerà da piattaforma per la condivisione di conoscenze.
Per consentire all’ARE del G7 di sviluppare l’Agenda volontaria comune del G7 tra governi, imprese, stakeholder e partner, la Presidenza italiana del G7 ha convocato incontri per raccogliere input dalle principali organizzazioni internazionali che si occupano di attività legate alla sostenibilità e alla circolarità dell’industria tessile e della moda.
“Come rendere il settore tessile circolare”, l’intervento di Karina Bolin
Ogni anno, in Europa, vengono raccolte e trattate oltre 2.000 milioni di tonnellate di tessuti post-consumo, che rappresentano il 20-25% degli articoli immessi sul mercato. In Italia, la quantità di materiale raccolto e avviato a riutilizzo o riciclo raggiunge le 160.000 tonnellate. Questi numeri dimostrano che il comparto del tessile post-consumo è un settore attivo e ricco di competenze, che sino ad ora si è sostenuto senza alcun sostegno economico. La delicata fase che sta attraversando, soprattutto dal punto di vista economico, sottolinea la necessità di nuovi modelli e strumenti che possano sostenere un settore storico che genera impatti positivi dal punto di vista ambientale e sociale, come attestano i seguenti dati:
Il settore negli ultimi 10 anni ha prodotto un modello solido e autofinanziato, senza costi né per i produttori né per il sistema pubblico di gestione dei rifiuti per la raccolta differenziata, ma come il settore del nuovo abbigliamento, anche quello del post-consumo è un settore che deve restare globale. Solo filiere internazionali e trasparenti permettono infatti di massimizzare i benefici ambientali, legati soprattutto al riutilizzo, e quelli sociali, anche in termini di occupazione.
Il prossimo passo verso un settore tessile circolare richiede una stretta collaborazione tra tutte le parti interessate, per costruire su quanto di positivo è stato fatto finora.
Scarica qui report e materiali di approfondimento sul settore.
Leggi il comunicato stampa cliccando a questo link
Mercoledì 9 ottobre 2024 è stato presentato lo studio “The Socio-Economic Impact of Second-Hand Clothes in Africa and the EU27+” commissionato dalla Federazione Humana People to People e Sympany+, il quale rivela che nel 2023 il settore degli abiti usati, componente essenziale di una futura economia tessile circolare, ha contribuito alla generale crescita del PIL dell’UE e del Regno Unito (UE27+) per circa 7 miliardi di euro.
Nel 2023, il settore ha sostenuto circa 150.000 posti di lavoro nell’UE27+. Di questi, 110.000 appartengono alla cosiddetta categoria dei green jobs (professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta) e coinvolgono in particolare persone con basso livello di istruzione formale. 8 lavoratori su 10 (79%) sono donne e molte opportunità di lavoro sono state create in Paesi a basso reddito come Bulgaria, Romania e Polonia.
Una fenomeno globale
Il successo del settore degli abiti usati si basa su una catena del valore consolidata e globale, che genera valore economico e green jobs in ogni fase. Il settore collega domanda e offerta a livello internazionale incanalando in modo efficiente gli abiti usati verso Paesi in via di sviluppo, dove la domanda di indumenti di qualità e a prezzi accessibili continua a crescere, massimizzando così il riutilizzo degli abiti, aiutando a raggiungere gli obiettivi climatici e a preservare l’ambiente.
Qualche dato
In Ghana gli abiti di seconda mano provenienti dall’UE27+ hanno contribuito per circa 76 milioni di dollari al PIL del Paese, sostenendo 65.000 posti di lavoro formali e informali nel 2023
In Kenya il contributo del settore al PIL si attesta a 17 milioni di dollari, sostenendo 6.300 posti di lavoro formale e 68.000 posti di lavoro informale
In Mozambico il contributo del settore al PIL si attesta a 10,7 milioni di dollari, sostenendo 5.700 posti di lavoro formale e almeno 15.000 posti di lavoro informale
Lo studio dimostra che senza un quadro normativo adeguato, questo settore green e sostenibile rischia di perdere il suo vantaggio competitivo nei confronti dei giganti della produzione del fast fashion e potrebbe essere compromesso anche il suo ruolo nel supportare gli obiettivi di sostenibilità ambientale della politica europea, gli obiettivi climatici dei singoli stati in Africa e quelli più generali di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, in particolare per quanto riguarda la povertà, l’inclusione delle donne e il consumo responsabile, potrebbe essere compromessi.
Guarda qui la registrazione dell’evento.
Scarica il Report qui.
Scarica qui le slides della presentazione di Oxford Economics
Dal 5 all’8 novembre potrai trovarci a Ecomondo presso la fiera di Rimini per il più importante appuntamento dedicato all’economia circolare e alla green economy. Saremo presenti presso il Padiglione D2 stand 123 insieme ad Assorecuperi e presso il Textile District Pad B3 stand 317 insieme a UNIRAU.
Il Textile District è pensato proprio per esplorare il settore emergente del tessile sostenibile: sarà possibile approfondire gli anelli della filiera degli indumenti usati, oltre a partecipare a numerosi eventi dedicati al settore. I visitatori potranno osservare da vicino come avviene il processo di raccolta, selezione e valorizzazione dei rifiuti tessili urbani attraverso installazioni specifiche. Lo scopo è quello di far conoscere a rappresentanti delle istituzioni, stakeholder, azione e media la filiera industriale che da oltre 25 anni gestisce questa importante frazione delle raccolte differenziate urbane con competenze e know-how consolidati. Attualmente in Italia vengono raccolte circa 160.000 tonnellate di abiti usati.
Durante la fiera, rappresentanti di Humana Italia, della Federazione Humana People to People ed esperti del settore saranno a disposizione per approfondire temi specifici come il servizio di raccolta differenziata del tessile di Humana Italia, iniziative di Corporate Social Responsibility per aziende, campagne take-back, progetti pilota per il riciclo del tessile e l’impatto del riuso del tessile a livello sociale e ambientale, in Europa e in Africa. Nello specifico, oltre ai referenti di Humana Italia, potrai incontrare:
> Per prenotare un appuntamento individuale con noi compila il seguente form online.
Alla luce dei numerosi cambiamenti che interesseranno il settore tessile, come ad esempio l’introduzione del regime di EPR (Extended Producer Responsibility), Ecomondo ospiterà un fitto calendario di convegni in cui si indagheranno scenari presenti e futuri. Di seguito gli eventi da segnare in agenda e nei quali interverremo:
Mercoledì 6 novembre
Rifiuti tessili urbani: raccolta, riuso e riciclo. A che punto siamo?
10:00-13:00 Sala Neri 2 Hall Sud
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Tessile: Produzione Sostenibile & Ecodesign. Le sfide
14:00 -15:30 Innovation Arena – Hall Sud
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Venerdì 8 novembre
La filiera globale del tessile per un’economia circolare competitiva
10:00 – 11:30 Agorà Ariminum – Circular Economy Area pad. D1
Iscriviti a questo link
Scarica qui i materiali dell’evento.
Il 9,10 e 11 novembre l’Università Bocconi di Milano ospiterà per il dodicesimo anno consecutivo Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, appuntamento culturale che da 12 anni promuove occasioni di confronto e aggiornamento tra le imprese e gli altri attori sociali.
“Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è un’esperienza di condivisione non solo un contenitore di eventi e un’occasione di confronto di idee ed esperienze per proseguire il percorso verso lo sviluppo sostenibile”
Tema di quest’anno “Sfidare le contraddizioni”: la sostenibilità oggi è una sfida, ma anche un’opportunità per creare un futuro migliore, per cambiare prospettiva e diventare parte attiva della soluzione.
Mercoledì 9 ottobre | Da rifiuti a risorse: i passi avanti dell’economia circolare
Durante l’incontro si parlerà della gestione intelligente dei rifiuti grazie alla creazione di piattaforme che trasformano gli scarti in materie prime secondarie.
Coordina:
Aurora Magni, Presidente Blumine
Intervengono:
Paolo Andreini, Presidente CdA Unica
Non solo:
Giovedì 10 ottobre | Processo al Salone
Un processo per mettere in evidenza gli aspetti positivi ma anche le criticità rispetto al ruolo che il Salone della CSR ha avuto in questi anni nella crescita della cultura della sostenibilità. Come nei veri processi saranno presenti un giudice, gli imputati, il PM, l’avvocato difesa, la giuria.
📍 Università Bocconi, via Roentgen 1, Milano
⏰ Dalle 12:15 alle 13:30
Guarda qui l’intervento.
Venerdì 11 ottobre | Professione sostenibilità: nuove generazioni e aziende in dialogo
L’incontro tra nuove generazioni e realtà aziendali a quali contaminazioni virtuose può dare vita? In che modo le esigenze di una parte e dell’altra si incontrano, si scontrano e trovano una sinergia? Cosa cercano i e le giovani al loro primo approccio al mondo del lavoro? E le imprese hanno un profilo ideale quando cercano nuove figure da inserire nei ruoli di sostenibilità? Il panel partirà dall’esperienza di Meet the CSR Leaders, il progetto di Amapola e del Salone che fa incontrare nuove generazioni e leader di sostenibilità.
Coordina:
Micol Burighel, Responsabile Comunicazione Amapola
Intervengono:
Martedì 8 ottobre 2024, in occasione del World Circular Textiles Day, Humana People to People Italia aprirà le porte del suo impianto di selezione della frazione tessile a Pregnana Milanese (MI): un’occasione speciale per far conoscere la tecnologia innovativa e la ricerca che sono alla base delle strutture di gestione dei rifiuti.
L’evento rientra nel calendario di “Impianti aperti”, l’iniziativa organizzata da FISE Assoambiente che coinvolge diversi impianti di eccellenza del paese, ed è iscritto al Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato da ASviS.
Durante la giornata si terrà il convegno dal titolo “L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazioni e impatti” durante il quale Karina Bolin, Amministratore Delegato di Humana Italia e rappresentanti ed esperti del settore affronteranno il tema della Responsabilità Estesa del Produttore e le prospettive future per gli operatori in vista delle nuove direttive europee che verranno formulate nei prossimi mesi.
L’evento inizierà alle ore 9:30 e terminerà alle ore 15:00 e prevede la visita dell’impianto e alle ore 11 il convegno. I dettagli del programma verranno pubblicati qui nei prossimi giorni. L’evento è gratuito ma a numero chiuso ed è possibile partecipare previa iscrizione al seguente link.
L’impianto 🔍
Nel corso del 2023 l’impianto di Humana People to People Italia è stato interessato da lavori di ammodernamento che lo hanno reso il più grande impianto semi automatico del Nord Italia. Il progetto prevede l’integrazione di un sistema digitale per la gestione dei flussi di materiale in tutte le fasi di lavorazione, dall’ingresso del materiale nell’impianto allo stoccaggio del prodotto finito al termine del processo industriale, pronto per essere inviato agli altri anelli della filiera interna o esterna gestita da Humana.
L’impianto ha una capacità di trattamento che può arrivare sino a 12.000 tonnellate annue e permette di tracciare tutti i materiali in ingresso. La struttura comprende 23 silos alimentati automaticamente da un nastro trasportatore e 13 postazioni dedicate allo smistamento di categorie specifiche. La fase di selezione suddivide il materiale raccolto in 25 macro-categorie di prodotto fino ad arrivare a circa 65 sotto-categorie: il 65,5% è destinato al riutilizzo, il 27,1% circa è avviato a riciclo e una piccola parte (7,4%) è destinata al recupero energetico o utilizzata come combustibile solido secondario.
Il processo di End of Waste (selezione e igienizzazione), adottato all’interno dell’impianto, permette al materiale in ingresso di cessare lo stato di rifiuto per la sua quasi totalità e tornare ad essere un prodotto commercializzabile.
Il programma:
9.30 – 9.45 Accrediti
9.45 – 10.45 Visita impianto
11.00 – 12.45 Convegno “L’EPR nella filiera globale del tessile: scenari futuri tra competenze, innovazioni e impatti” :
13.00 – 14.00 Light lunch
14.15 – 15.00 Visita impianto (3° gruppo)
Dove?
Pregnana Milanese (MI), Via Bergamo 9B/C
Iscriviti ora. Compila il form a questo link e visita l’impianto di Humana.
Martedì 17 settembre | Humana x Patagonia
Nel negozio Patagonia Roma EUR verrà proiettato il film The Shittropocene – un’ironica visione antropologica delle abitudini consumistiche dell’umanità – e con l’occasione, verrà attivata una raccolta abiti continuativa nei due store Patagonia di Roma.
A seguire un talk con Dress the Change e Alfio Fontana, Corporate Partnership & CSR Manager di Humana People to People Italia. Si discuterà dell’impatto ambientale e sociale degli abiti che indossiamo e di cosa significa responsabilizzare le singole persone verso comportamenti più sostenibili e consapevoli.
Dove 📍 Negozio Patagonia Roma EUR
A che ora 🕛 Dalle 20:00
Mercoledì 18 settembre | Humana Talk “La filiera globale del tessile post consumo”
Il talk organizzato da Humana si terrà presso il giardino del nuovo negozio Humana Vintage di Roma e sarà destinato ad un pubblico di aziende, istituzioni e media.
Insieme approfondiremo il mondo dell’abito usato, un settore in forte evoluzione che può generare impatti positivi per l’ambiente e la comunità, se gestito in maniera virtuosa e trasparente.
Ascolteremo il punto di vista di istituzioni, imprese, organizzazioni e consumatori grazie agli interventi di:
Programma
16:15 – 16:30 Accredito
16:30 – 17:30 Talk
17:30 – 18:00 Performance di percussioni e danza africana con Africa Djembe
18:00 – 19:00 Aperitivo
Dove 📍 Negozio Humana Vintage Roma, Via Della Scala 13 (Trastevere)
A che ora 🕛 Dalle 16:30 alle 20:00
L’evento è a numero chiuso, per accreditarsi scrivere a info@humanaitalia.org.
Sabato 21 settembre | No Parking Day 2024
In occasione della Giornata Mondiale Senza Auto si celebra il No Parking Day, sabato 21 e domenica 22 settembre dalle 9 alle 19, in cui sette strade di sette comuni di Milano saranno libere dalle auto parcheggiate per dare spazio a talk con esperti, installazioni artistiche, letture, attività sportive, giochi e attività per bambine e bambini, laboratori di riciclo e upcycling, spettacoli, presentazioni e tante altre attività didattiche grazie alle associazioni locali.
Humana parteciperà all’iniziativa proponendo il workshop “Dove va la tua maglietta quando cresci“, un momento di gioco per sensibilizzare i bambini (e non solo) sul tema della sostenibilità nel settore tessile e raccontare il percorso che fanno gli abiti e gli impatti che generano.
Dove 📍 Milano, Piazzale Libia
Quando? Sabato 21 settembre
A che ora 🕛 Dalle 10:00 alle 12:30
Domenica 22 settembre | Raccolta abiti + Swap Party
In occasione del Reclaim Our Future 2.0, la prima programmazione culturale sui linguaggi della contemporaneità di Milano a misura di bambini e bambine, ragazzi e ragazze e famiglie ideata e realizzata dall’associazione LopLop, Humana sarà presente con uno swap party, evento in cui puoi portare abiti, scarpe, borse e accessori in buone condizioni, se non addirittura nuovi, che non utilizzi più e scambiarli con gli altri partecipanti.
Come funziona? 🔍
Porta gli abiti che non usi più, per ogni capo ricevi un gettone, potrai usarlo per prendere un altro capo che ti piace.
Dove 📍 Mare Culturale Urbano, Milano (Cascina Torrette)
A che ora 🕛 Dalle 14:00 alle 15:30 si raccoglieranno gli indumenti e accessori
Dalle 16:30 alle 18:00 sarà possibile partecipare allo swap party
Per partecipare è necessario iscriversi a questo link.
Venerdì 27 settembre | Milano Green Week 2024
Hai mai pensato di vestire un’erba aromatica? Nel palinsesto della Milano Green Week 2024 creeremo una talea e un colorato coprivaso in crochet con tessuti di recupero. La cura passa anche dalla consapevolezza: attraverso i nostri sensi impareremo a riconoscere tessuti e piante.
Durante la prima fase di creazione, verrai guidat* da una esperta agronoma di Humana, mentre la fase di crochet verrà tenuta dalla designer Elena Aquila (@hello_ela).
Non sono richieste abilità particolari e non è necessario portare materiali perché verranno forniti durante il laboratorio.
Dove 📍 Caring Lab di Humana People, Via De Amicis 45, Milano
A che ora 🕛 Dalle 17:00 alle 19:30
Il workshop ha posti limitati, per partecipare è necessario iscriversi a questo link.
Humana People to People Italia è felice di annunciare l’apertura del suo nuovo negozio Humana Vintage a Milano, che verrà inaugurato venerdì 28 giugno dalle 10:00 alle 20:00 nel quartiere NoLo.
Da Humana Vintage troverai come sempre un’incredibile selezione di moda vintage dagli anni ’60 ai primi 2000: abbigliamento uomo e donna, borse, bigiotteria, cinture, scarpe e anche abiti di marca realizzati con tessuti di pregio. Non solo pezzi unici di qualità a prezzi accessibili, ma anche un’esperienza di acquisto responsabile grazie alla filiera etica di Humana da cui provengono. Sapevi che acquistando nei negozi Humana sostieni i nostri progetti sociali e ambientali in Italia e nel mondo?
La moda può essere un potente strumento di espressione e di valorizzazione della propria unicità. Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare l’intera giornata al tema dell’inclusione, un tema sul quale ci impegniamo quotidianamente anche attraverso diversi progetti sociali sia nel mondo che in Italia (come quello degli Orti 3C – Coltiviamo il Clima e la Comunità).
Durante l’inaugurazione affronteremo il mondo dell’inclusione attraverso numerose interviste, dalle 10.30 alle 16.30 si alterneranno infatti aziende, organizzazioni e creator che quotidianamente si impegnano per creare una società in cui ciascun* si senta accolt* e valorizzat*.
Il vintage è in continua evoluzione, lentamente cambiano le decadi dei capi che trovi nei nostri negozi e di conseguenza il loro stile. Gli arredi che ti accolgono da Humana Vintage non potevano restare a guardare, così con IZMADE e PLASTIZ abbiamo sviluppato un nuovo concept che valorizza il passato in chiave moderna e fonde, nel verso senso della parola, etica ed estetica. I capi d’abbigliamento ti racconteranno le loro storie in compagnia di mobili d’epoca recuperati e trasformati in pezzi unici di functional art.
Quando ti immergi tra i nostri abiti, compi un lento viaggio nel tempo tra tessuti, fantasie e forme. Con gli arredi l’esperienza ti sconvolgerà, sarà improvvisa, inattesa e anche per questo bella: il passato e il presente si scontrano, abbracciandosi.
Il programma
Quando 📅 Venerdì 28 giugno
Dove 📍Humana Vintage, Viale Monza 19, Milano
A che ora 🕛 Dalle 10:00 alle 20:00