Il 5 dicembre la nota trasmissione “Mi Manda Rai Tre” ha trattato il tema della raccolta abiti, svolta attraverso i contenitori stradali, e della trasparenza di tale attività. Siamo stati invitati in studio in qualità di associato Rete Onu e come esempio virtuoso tra gli operatori del settore. Insieme a Karin Bolin, Presidente di Humana People to People c’erano in collegamento Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale Anci, Andrea Fluttero, Presidente di UNIRAU (Unione Imprese Raccolta e Riciclo Abbigliamento Usato), e Pietro Luppi, esperto di economia circolare. A partire da alcuni recenti fatti di cronaca, si è discusso di tracciabilità della filiera e di come la percezione da parte dei cittadini sulle finalità della raccolta abiti sia spesso traviata da una comunicazione carente o fuorviante.
Siamo felici di aver portato la nostra testimonianza per contribuire a fare chiarezza su alcuni aspetti purtroppo ancora poco conosciuti della nostra attività, uno su tutti: la vendita degli indumenti raccolti. Questo anello, che è necessario comunicare con trasparenza ai cittadini, permette, se inserito all’interno di una filiera virtuosa, di offrire un servizio gratuito e al contempo generare impatti ambientali e sociali positivi. Svolgere questa attività in modo etico, trasparente e solidale è possibile. Ringraziamo “Mi Manda Rai Tre” per averci permesso di raccontare i risultati che abbiamo raggiunto grazie alla fiducia di tanti cittadini che hanno donato i propri abiti nei nostri contenitori.
Il servizio è disponibile dal minuto 00:38:00 del video https://bit.ly/3dNCe6Q
Il settore tessile si trova ad affrontare sfide che stano mettendo in discussione gli strumenti di business tradizionali a favore di un approccio più consapevole e di un’ottica che guarda alla creazione di valore sociale e ambientale. Da qui nasce la prima collaborazione tra Hanes Italy e Humana People to People Italia.
Hanes Italy, infatti, ha donato a Humana Italia complessivamente 80.000 capi di intimo, calzetteria, pigiameria, underwear, equivalenti a 10.680 chili di indumenti. Questi capi, che saranno valorizzati attraverso la filiera di Humana People to People, diventeranno risorse per sostenere i progetti di sviluppo che l’organizzazione realizza in diversi paesi del sud del mondo.
Questa collaborazione non è finalizzata solo alla creazione di valore sociale, ma porta con sé anche un forte impatto ambientale. Grazie alla filiera interna e certificata di Humana People to People, gli indumenti prenderanno nuova vita e verranno riutilizzati. In questo modo genereranno un impatto ambientale positivo, consentendo di risparmiare oltre 38.400 chili di CO2, 64 milioni di litri di acqua, 3.200 chili di pesticidi e 6.400 chili di fertilizzanti, che sarebbero altrimenti serviti per produrre nuovi abiti.
Gli stock e l’invenduto delle aziende possono, e devono, avere una seconda chance all’insegna della sostenibilità e dell’economia circolare: n questo modo potranno creare benessere per le persone, per il territorio e per il pianeta.
Calzare la solidarietà è possibile grazie alla collaborazione tra Humana People to People Italia e MSUP, prestigioso brand di calzature rigorosamente made in Italy È infatti possibile portare al negozio di corso Genova 24 a Milano le proprie scarpe usate e in cambio si riceverà un buono sconto di 20€ sul nuovo acquisto, così da poter indossare scarpe di qualità, compiendo un gesto solidale.
Le scarpe donate sono poi ritirate da Humana People to People Italia, in questo modo iniziano il viaggio all’interno della nostra filiera etica e trasparente. Questa serie di semplici azioni ci permette di realizzare il nostro fine ultimo cioè quello di creare valore, soprattutto economico, trasformando le scarpe donate in risorse preziose per realizzare e supportare progetti importanti a tutela delle fasce della popolazione più deboli e dell’ambiente.
Collaborazioni come questa diventano sempre più incisive grazie al molteplice impatto che le aziende hanno sui diversi contesti in cui operano. MSUP, da sempre attenta alle tematiche sociali e ambientali, si fa portavoce concreta della possibilità di acquistare in maniera responsabile, mandando così un messaggio forte e positivo alle sue clienti. Humana invece concretizza il suo lavoro di informazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini che possono, con le loro scelte, collaborare alla creazione di un mondo più etico e sostenibile.
Com’è possibile trasformare scarpe usate in preziose risorse per il nostro pianeta e per la nostra società? Humana con la sua filiera solidale e certificata è la risposta.
I vestiti e le scarpe vengono recuperati e processati attraverso un processo di smistamento che ha come obbiettivo quello di valorizzarli al meglio. ll 64,8% dei vestiti donati a Humana People to People Italia è destinato al riutilizzo, cioè permette di vestire altre persone in Italia e nel mondo, anche grazie ai negozi solidali presenti sui diversi territori. Il 25,4% circa è riciclato per recuperare le fibre, e solo una minima parte (9,8%) sono destinati al recupero energetico
Grazie a questo processo e a una filiera efficiente e trasparente i vestiti si trasformano in risorse destinate ai progetti solidali e ambientali di Humana nel Sud del mondo e in Italia.