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Siamo coscienti dei disagi arrecati e desideriamo chiedere scusa alla cittadinanza e al Comune di Albano Laziale assumendoci la piena responsabilità di quanto accaduto. Il servizio di raccolta era sospeso da inizio aprile e avevamo cinto i contenitori con nastri bianchi e rossi e affisso avvisi che chiedevano di non conferire gli indumenti e di rimandare il cambio di stagione. Invece, in troppi casi, i nastri sono stati rimossi, gli indumenti cacciati dentro a forza o abbandonati a lato dei contenitori, in alcuni casi sono stati gettati vicino ai contenitori anche rifiuti indifferenziati. Nel frattempo la nostra filiera era bloccata a causa delle restrizioni sulla distribuzione degli abiti: i magazzini, per motivi sanitari e ambientali, hanno limiti di legge che non possono essere superati. Ci siamo quindi trovati in una situazione dove per mantenere il servizio avremmo dovuto violare le regole sugli stoccaggi e la corretta gestione dei rifiuti: abbiamo quindi compiuto la scelta di dialogare con il territorio e sospendere temporaneamente la raccolta. Una soluzione che purtroppo non ha funzionato: il comportamento di alcuni ha vanificato l’atteggiamento collaborativo del Comune e della stragrande maggioranza dei cittadini. Ma non vogliamo scaricare la colpa su nessuno: avremmo dovuto prevedere ogni scenario, più di quanto siamo riusciti a fare.
HUMANA PEOPLE TO PEOPLE ITALIA, FILIALE DI ROMA

Il Report 2019 della Federazione Internazionale Humana People to People mostra tutti i risultati del lavoro solidale realizzato dalle 30 organizzazioni della Federazione per combattere la povertà creando sviluppo e legami comunitari.

Nel 2019 l’azione solidale di Humana ha raggiunto oltre 12 milioni di persone in Africa, Asia e America Latina attraverso 1.259 progetti nei settori dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare, dello Sviluppo Comunitario, della Salute e dell’Educazione. Grazie al lavoro “spalla a spalla” e al coinvolgimento attivo delle comunità locali Humana ha gettato le basi per creare società più giuste dove donne, uomini e bambini possano soddisfare i propri bisogni e abbiano gli strumenti per prendere il controllo del proprio futuro.

 Il Report contribuisce allo sforzo di Humana per tracciare e rendere totalmente trasparente il proprio operato. Neanche un euro  viene sprecato o utilizzato impropriamente.

Ecco una sintesi dei principali risultati raggiunti:

Agricoltura e Sicurezza Alimentare

Sviluppo Comunitario

Salute

Istruzione e Formazione

Per leggere il Report completo in inglese fai clic qui

Solo due mesi fa annunciavamo il lancio delle Vacanze Solidali 2020.

In due mesi il mondo è profondamente cambiato. Non è cambiata però la voglia di viaggiare e scoprire in prima persona i nostri progetti in Mozambico e Malawi.

Le limitazioni imposte ai viaggi internazionali e la prudenza nei confronti dei fragili sistemi sanitari locali ci hanno imposto la sospensione del programma di Vacanze Solidali per l’anno 2020.
Ma i nostri progetti di turismo solidale continuano e saremo felicissimi di accogliere chiunque vorrà partire con noi nel 2021.

 

 

Secondo il Rapporto Mondiale sulla Malaria pubblicato dall’OMS nel 2019, la Malaria uccide un bambino ogni due minuti. Nel 2018 ben novecentomila neonati in Africa sono nati sottopeso perché le loro madri erano infette e i due terzi dei decessi riguardano bambini sotto i cinque anni. La Malaria è sempre di più un emblema della disuguaglianza perché colpisce i più poveri  e vulnerabili. Il 25 aprile, giornata della Liberazione dal Nazifascismo, si è celebrata anche la Giornata Mondiale della Malaria, per evidenziare gli sforzi globali contro questa malattia e celebrare i risultati raggiunti: negli ultimi vent’anni sono state infatti salvate milioni di vite grazie ai programmi di controllo dell’epidemia. Ma centinaia di migliaia di esseri umani continuano a morire ogni anno per la puntura di una zanzara, e molto lavoro deve essere ancora fatto.

Quest’anno il tema della Giornata Mondiale sulla Malaria è “Zero Malaria Starts with Me”: l’obiettivo Zero Malaria Inizia da Me.  Tutti infatti siamo responsabili e tutti abbiamo il potere di fare qualcosa, indipendentemente dal luogo in cui ci troviamo. Donando abiti usati o denaro a Humana People to People contribuisci anche a questo obiettivo. 

Per lottare contro la Malaria Humana People to People mobilita le comunità: grazie a questo approccio nel 2019  2,3 milioni di persone sono state sensibilizzate e 420 000 persone sono state sottoposte a test. Chi è stato trovato infetto ha ricevuto adeguati trattamenti medici presso cliniche e centri sanitari.

Humana People to People gestisce programmi contro la Malaria in Zambia, Botswana, Zimbabwe, Guinea Bissau, Malawi, Namibia, Sudafrica, Angola, Mozambico e Repubblica Democratica del Congo.

Lo schema di lavoro è sempre lo stesso: una rete di operatori sanitari e volontari della comunità organizza campagne di sensibilizzazione sulla Malaria, distribuisce zanzariere, effettua test clinici, cura e indirizza i malati presso i centri sanitari. Il monitoraggio dei casi di Malaria viene effettuato per supportare il trattamento. Individui, famiglie e comunità vengono responsabilizzati e coinvolti attraverso riunioni nei villaggi, sensibilizzazione scolastica e visite di casa in casa.

Per maggiori dettagli su questi progetti visita la pagina ufficiale della Federazione Internazionale Humana People to People facendo clic qui.

Caro Donatore,

HUMANA Italia sta facendo del suo meglio per garantire lo svuotamento dei suoi contenitori. Ma l’emergenza Covid 19 rende tutto molto difficile.

Se vuoi aiutare HUMANA e la sua Missione RIMANDA IL CAMBIO STAGIONE DEL TUO ARMADIO a quando l’emergenza sarà finita.

Se decidi comunque di donare ti chiediamo, oggi come non mai, di non lasciare per nessun motivo vestiti o altri materiali fuori dai contenitori: i cumuli incontrollati ci mettono in difficoltà e peggiorano la condizione igienica della tua città.

Un miliardo e trecento milioni di persone, quasi un quinto dell’umanità, vive in Africa. Eppure al 15 marzo i casi accertati di COVID19 in Africa sono circa 250 dei quali la maggior parte in paesi nordafricani. Di fatti, la mappa interattiva dell’epidemia costantemente aggiornata dalla John Hopkins University mostra grandi focolai dell’epidemia ovunque eccetto che nell’Africa Sub-sahariana. E questo nonostante gli intensissimi scambi con la Cina.

Come si spiega questo fatto?
L’epidemia potrebbe essere sottovalutata: in tutto il continente, riferisce l’OMS, sono stati fatti solo 400 test a fronte di poche migliaia di tamponi disponibili. Ma Salim Abdool Karim, direttore del Centre for the AIDS Program of Research in South Africa, osserva che per ora non c’è stato un aumento di ospedalizzazioni dovute a difficoltà respiratorie acute. Pertanto, dice Karim “sono ragionevolmente sicuro che per ora il virus non abbia una diffusione ampia”. Ma è solo una questione di tempo. Secondo Karim “è inevitabile che anche in Africa ci sarà una forte epidemia”.

E a soffrirne sarà la parte più vulnerabile della popolazione, che si sposta per andare a lavorare utilizzando affollatissimi minibus e vive ammassata in piccole abitazioni che si trovano in quartieri insalubri o aree rurali prive di acqua potabile e servizi igienici. A mitigare gli effetti dell’epidemia potrebbe essere la bassissima età media: solo il 3% degli africani ha più di 65 anni a fronte del 30% degli italiani e del 12% dei cinesi. Ma l’impatto globale dell’epidemia in Africa potrebbe essere comunque devastante a causa dell’inadeguatezza delle strutture sanitarie e della debolezza immunitaria di popolazione che sono già duramente colpite dalle epidemie di HIV, tubercolosi e malaria. Secondo Ifedayo Adetifa, epidemiologo clinico del KEMRI-Wellcome Trust Research Program “in assenza di accesso universale ai servizi sanitari, l’Africa semplicemente non avrà la possibilità di curare i casi di COVID19 più gravi”.

Contro l’epidemia Coronavirus, la cooperazione internazionale supera i vecchi schemi e diventa orizzontale. La Cina, che nelle sue aree più povere ospita numerosi programmi di cooperazione internazionale europei, diventa attore di cooperazione verso l’Italia per la lotta al nuovo Coronavirus.

Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto all’agenzia Xinhua che “il virus non conosce confini ed è un nemico comune di tutta l’umanità”.
“L’Italia” ha dichiarato Wang “ci ha aiutato nelle fasi più dure di lotta al virus e ora il popolo cinese vuole stare saldamente al fianco di quello italiano”. Nelle ultime due settimane le videoconferenze tra medici cinesi ed italiani sono state frequenti, entro questo fine settimana la Cina invierà in Italia 5 medici specializzati nella lotta al virus, un membro della Croce Rossa di Pechino, un esperto di prevenzione, 1.000 respiratori e altre attrezzature mediche. Agli aiuti offerti dal Governo cinese per gli italiani, si aggiungeranno quelli dell’amministrazione della Provincia dello Zhejiang per i 300.000 cinesi emigrati in Italia, che riceveranno equipaggiamenti per la prevenzione come guanti in lattice e mascherine.

HUMANA People to People, presente in Cina da 10 anni, è uno degli enti di cooperazione internazionale più attivo nelle aree povere del paese asiatico. A lato di programmi per il reinserimento scolastico e lo sviluppo agricolo, HUMANA è impegnata anche nella lotta contro le epidemie. Li Jiancai, project manager di HUMANA nella provincia dello Yunnan, ha spiegato che la chiave del successo di questi programmi, oltre la lunga esperienza nella lotta alle epidemie sviluppata in Africa, è la sinergia con la società civile e soprattutto con le Federazioni di donne locali. Nei programmi contro HIV e Tubercolosi applicati da HUMANA in Cina tutti gli “ufficiali di campo” assunti sono donne, e questa è una grande sfida culturale in aree dove prevale una visione tradizionalista del ruolo della donna, che tende a essere timida e ritirata.

Da oltre 20 anni Humana People to People è impegnata in prima linea nella lotta alle epidemie nei paesi più poveri del mondo. Grazie al suo lavoro costante, virus come HIV/AIDS, malaria e tubercolosi sono stati neutralizzati, o debellati, in vastissime aree dove vivono milioni di persone.

L’esperienza ci insegna che le persone possono proteggere e salvare se stesse quando esistono spirito di solidarietà e mobilitazione consapevole, all’interno delle comunità.
A questo link, gli schemi di contrasto al virus che hanno garantito maggiore efficacia nei nostri progetti:
http://www.humana.org/what-we-do#health

❗️AVVISO IMPORTANTE❗️

Per facilitare e collaborare con gli organi di governo dopo la pubblicazione del decreto ministeriale sull’emergenza Covid-19, comunichiamo che tutti i negozi HUMANA Vintage e HUMANA Second Hand di Milano, Torino, Roma e Pavia rimarranno temporaneamente CHIUSI.

Comunicheremo sui nostri canali la data di riapertura.

Allungare la vita dei propri capi contribuisce a diminuire il nostro impatto sul pianeta.
Hai dai capi da riparare, o che non indossi più?
Sabato 22 e domenica 23 febbraio puoi portarli allo speciale Swap Party organizzato da Patagonia, presso il proprio store di Milano (C.so Garibaldi 127).

È possibile aderire portando capi di qualsiasi marca, purché puliti e ancora in buone condizioni. Gli indumenti che non saranno scambiati, saranno donati a HUMANA.

Swap Party PATAGONIA

In occasione del MICAM – Salone Internazionale del settore calzaturiero (Fiera Milano Rho, 16-19 febbraio 2020), anche HUMANA sarà presente con un proprio stand (Pav 4 Stand N07-09 Stand P10-12).
Sarà anche l’occasione per raccontare la collaborazione con Assocalzaturifici e illustrare i risultati della campagna Una mano con i piedi, avviata nel 2017 e che ha consentito di raccogliere oltre 21.500 paia di scarpe invendute.
Quest’anno, creatività, sogno e genio si uniscono: il mondo delle calzature che anima MICAM diventa l’universo fantastico che fa da cornice alle atmosfere incantate delle fiabe. Nella cornice di “MICAM in Wonderland 2020”, a fronte di una donazione, sarà possibile ricevere una delle Wonder Doll, la speciale edizione di bambole all’uncinetto, realizzate live in filato riciclato dall’artista Allison Hoffmann, che riprendono i personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie. I fondi raccolti contribuiranno a sostenere i nostri progetti di istruzione ed educazione in Malawi.
Sarà disponibile presso iKIDS Square – Pad. 4

#micamtales

AIDS FREE AFRICA – Innovation, Community, and Political Leadership.”

Dal 2 al 7 dicembre 2019, anche la Federazione HUMANA People to People prenderà parte alla 20^ Conferenza Internazionale sull’AIDS (ICASA2019), in programma a Kigali in Rwanda. Un evento che ha l’importante obiettivo di richiamare l’attenzione su un problema, quello della diffusione dell’HIV, che riguarda tutti ma che, in particolare, affligge il continente africano. Ricerca di soluzioni innovative, coinvolgimento delle comunità locali e leadership politiche sono sempre più necessarie per difendere il diritto alla salute e dare una risposta concreta a questa emergenza sanitaria.

In questa occasione, sarà allestito uno stand informativo (Stand 12) che illustrerà, in particolare, gli interventi di HUMANA di prevenzione e contrasto al virus dell’HIV/AIDS che, dal 2000, hanno raggiunto oltre 20 milioni di persone in 12 paesi.

(altro…)

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